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Terapia del dolore
Patologia della spalla Stampa E-mail

spalla ossaLa spalla è composta da tre diverse ossa: scapolaclavicola e omero.

Si chiama scapola ciascuna delle due ossa piatte e di forma quasi triangolare che si trovano nella parte alta della schiena. La sua funzione consiste, oltre che nel fornire protezione e resistenza al dorso, nel permettere, con la sua grande mobilità, i suddetti movimenti di adduzione e abduzione. E' fondamentale anche nella rotazione del braccio.

Anche la clavicola, così come la scapola, è un osso pari (che cioè si trova in numero di due nell'intero organismo). Essa si presenta come un osso di media lunghezza che si collega con la sua parte esterna alla scapola e all'omero e con quella interna allo sterno. Il suo ruolo all'interno dell'organismo è insieme di sostengno dei muscoli e di articolazione della spalla.

L'omero, è l'osso che si trova all'interno del braccio. E' essenziale per il movimento del cingolo scapolare, in quanto delle tre ossa costituisce quella che visibilmente compie i tre movimenti ricordati precedentemente.

 

Le principali patologie della spalla

 

Lesioni della cuffia dei rotatori

La patologia della cuffia dei rotatori rappresenta forse la più comune patologia di questo parte della articolazione. 

La cuffia dei rotatori è infatti l'insieme dei tendini che si inseriscono sulla testa omerale e lavorano nello spazio sottostante. 

Traumi, attività sportive molto intense e cadute accidentali possono provocare lesioni a carico dei tendini con conseguente limitazione articolare e funzionale. La corretta diagnosi trova base nell'esame clinico dello specialista ortopedico che si avvale di esami strumentali quali  l'ecografia e la Risonanza Magnetico Nucleare forniscono le informazioni piu' affidabili.

Instabilità articolare / lussazione recidivante

Il trattamento dell'instabilità di spalla (lussazione) è noto fin dai tempi di Ippocrate. Le tecniche attuali prevedono la contrapposizione fra le tecniche artroscopiche e le tecniche di chirurgia aperta tradizionale.

Gli studi più recenti disponibili in letteratura  hanno dimostrato che le tecniche artroscopiche possono offrire risultati comparabili con quelli ottenibili con le tecniche tradizionali con il vantaggio di una minore invasività ed un recupero più rapido per il paziente.

Il limite delle tecniche di chirurgia artroscopica e' stato dimostrato solo nei casi in cui vi siano state ripetute lussazioni della spalla e che  abbiano prodotto una "erosione" ossea dei capi articolari così importante da predisporre la spalla a nuove lussazioni anche con interventi chirurgici in artroscopia eseguiti correttamente.

L'identificazione ed il trattamento precoce della instabilità o della lussazione recidivante della spalla nei pazienti che praticano molto sport, limita l'evoluzione dell'usura dell'articolazione e permette di raggiungere una buona stabilità della spalla con percentuali di soddisfazione molto elevate oltre ad un ottimo recupero funzionale con le tecniche chirurgiche artroscopiche.

Tendinopatia calcifica

La tendinopatia calcifica è costituta da un deposito di calcio nei tendini della spalla. Questa patologia è più frequente nelle donne ed è oggetto di evoluzione con possibile riassorbimento del tessuto calcificato. 

La diagnosi è basata sull'impiego della Radiografia eseguita con rotazione del braccio, l'ecografia e la Risonanza Magnetico Nucleare

Patologia del labbro glenoideolabbro-glenoideo-spallaLabbro Glenoideo

La patologia del labbro glenoideo si presenta spesso come dolore persistente della spalla subito dopo un trauma o a causa di microtraumi ripeuti anche in assenza di patologie della cuffia dei rotatori.

Nel caso in cui questa lesione sia localizzata nella sede d'inserzione del tendine del bicipite, infiammazione e dolore persistente nella parte dell'articolazione del tendine bicipitale, fanno sospettare la presenza della patologia del labbro glenoideo.

Il labbro glenoideo è infatti una struttura simile a quella del menisco e che in seguito a traumi o microtraumi ripetuti (cosa che accade spesso ai pazienti che praticano la pallavolo o il lancio del giavellotto o il lancio del peso) può lesionarle con conseguente comparsa di dolore e difficoltà nel movimento.

La diagnosi di questa patologia è essenzialmente strumentale e basata sull'impego della Risonanza Magnetico Nucleare, eventualmente eseguita con un mezzo di contrasto. L'esame che scioglie i dubbi diagnostici è l'artroscopia.

Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Novembre 2012 22:51
 

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